Inflazione? Quali sono i rischi e come proteggersi!

Che cos’è l’inflazione? La Banca Centrale Europea la definisce in sintesi come “Incremento dei prezzi di ampia portata”.

Nelle economie di mercato i prezzi di beni e servizi possono subire variazioni in qualsiasi momento: alcuni aumentano, altri diminuiscono.

Si ha inflazione quando si registra un rincaro di ampia portata, che non si limita a singole voci di spesa. Questo significa che con un euro si possono acquistare oggi meno beni e servizi rispetto al passato. In altre parole, l’inflazione riduce il valore della moneta nel tempo.

Per capire come proteggersi dall’inflazione c’è innanzitutto da fare un distinguo che il momento storico ci espone proprio in contemporanea : esiste un’inflazione da domanda e una da offerta. Gli Stati Uniti in questo 2022 sono colpiti dalla più classica delle due, l’inflazione da domanda, la quale si verifica quando la domanda dei beni o servizi è troppo alta rispetto all’offerta degli stessi.

Le imprese in questa situazione sono disposte a soddisfare i consumatori solo in cambio di un incremento dei prezzi. L’Europa invece in questo ultimo quarto di 2022 è soggetta ad un’inflazione da offerta, dovuta ad un aumento del prezzo delle materie prime offerte sul mercato da un calo improvviso per fattori più o meno temporanei (conflitto ucraino, pandemia ecc.) che provocano interruzioni della produzione o problemi nella distribuzione.

Come ci si protegge quindi dall’inflazione e dai tipi di inflazione che abbiamo indicato?

Guardando l’inflazione da domanda il consiglio è di posizionarsi su asset strategici difensivi, ossia società che si concentrano su prodotti che non sono influenzati in modo significativo dall'incertezza del mercato. Per fare alcuni esempi:

  • L'oro su tutte le materie prime tende ad apprezzarsi durante i periodi inflattivi.

  • Il settore del Real Estate subisce spesso impennate di prezzo (es. la situazione Italiana degli anni ‘70 e ‘80 e l’incremento del valore immobiliare in epoca di inflazione a doppia cifra).

  • Il settore bancario, che tende a beneficiare dell'aumento dei tassi di interesse.

In caso di inflazione da offerta invece, come abbiamo vissuto (e come stiamo vivendo) sulla nostra pelle in Europa :

  • Di nuovo le materie prime (nel caso specifico il gas e i vari combustibili fossili che hanno subito un’impennata nei prezzi dovuta alla loro difficile reperibilità).

  • Le obbligazioni - direttamente o mediante panieri all’interno di fondi obbligazionari - solitamente perdono valore per effetto della duration (dinanzi ad un innalzamento dei tassi da parte delle banche centrali inteso quale politica monetaria volta a combattere il fenomeno inflazione) e rappresentano un valido strumento per posizionarsi su strumenti solitamente poco rischiosi e remunerativi ad una certa data prestabilita.

In entrambi i casi una buona strategia è valutare gli strumenti obbligazionari e i fondi inflation-linked (il funzionamento di questi fondi è molto semplice: se l’inflazione cresce, cresce il rendimento ed anche il prezzo di queste obbligazioni).

Conclusioni :

Va da sé che alcuni economisti “classicisti” risponderebbero che <l’inflazione si cura da sola> facendo riferimento al naturale calo di domanda dovuto alle scarse disponibilità createsi, però con la giusta consulenza anche l’inflazione può rappresentare un’occasione di profitto tenendo sempre conto dei momenti ciclici che l’economia vive e sapendo che nemmeno le fasi più buie durano per sempre.

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